domenica 1 luglio 2012

vecchi amici.

si sono ritrovati tutti stasera in un piccolo parco per ricordare un amico che se n'è andato un anno fa.

nel primo gruppo c'era il mio farmacista alla chitarra elettrica, in canottiera, che suonava smoke on the water così bene che i miei figli sono saltati in piedi e si sono messi a ballare. non so se avrò più il coraggio di chiedergli del paracetamolo.

poi ha cantato un ragazzino, il figlio del batterista-cantante-presentatore storico, che ha una voce meravigliosa e balla pure benissimo. insomma, qualcosa di questi ragazzi a qualcuno è passato.

poi ha suonato la chitarra il marito della ragazza che quando ero piccola mi dava ripetizioni di arpa. ha suonato e cantato una ballata irlandese e una scozzese, e ha raccontato di quando nel 1974 erano venuti a suonare i traffic nella nostra città e alcuni dei ragazzi che oggi suonavano nel cortile avevano fatto una jam session con steve winwood, e al concerto avevano suonato john barleycorn, e poi l'ha suonata lui con la sua bellissima voce di basso e con l'amica g., dalla lunga treccia nera, che gli faceva il controcanto alto.

poi è arrivato uno in frac che ha detto se per favore potevano interrompere per mezz'ora, perché il piccolo parco confina con l'auditorium del conservatorio dove si stava suonando mozart.

poi sono saliti sul palco tre ragazzi con la chitarra. uno di questi, classe 1956, era alto e magro con una camicia azzurra e le mani sottili e si muoveva lento, come un fenicottero nel sole. quando è salito sul palco e ha salutato il pubblico, mio figlio piccolo ha detto "ma quello è lo zio p., quello che viene a pranzo dalla nonna terri!". lo zio p. si è seduto e ha cominciato a suonare e cantare una canzone dei beatles che da quando sono nata gli ho sentito suonare almeno un miliardo di volte. l'hanno cantata stonata, l'hanno cantata strascicata, l'hanno cantata benissimo, divertendosi e scambiandosi le stesse occhiate che si scambiano da oltre trent'anni, emozionandosi nello stesso modo idiota di quando erano giovani.

chissà se il direttore del conservatorio, che giustamente si sarà risentito del fatto che sia stato organizzato un concerto rock a un metro dall'auditorium la sera dei saggi, avrà riconosciuto le voci di quei ragazzi con cui qualche volta ha suonato anche lui, molti, molti anni fa.

chissà se carlo da dov'è adesso li ha ascoltati.

c'erano i figli che facevano le foto, le mogli che rassettavano le camicie, gli amici storici in prima fila ad applaudire. c'erano un sacco di stelle e la giusta quantità di birra, c'era un generatore che ruggiva mentre nel buio ci siedevamo tra gli oleandri e c'era come sempre lei, l'amata, la musica, che si concede serafica e gentile a chi la corteggia con pazienza in smocking dentro un auditorium e a chi le fischia dietro, con ammirazione, facendo strillare una chitarra.
 

5 commenti:

  1. La scena di quello in frac è esilarante, perdonami l'intrusione così in un post che stringe il cuore.
    Un amico che non c'è più e la musica che c'è sempre, ti capisco.
    La cosa bella della vita è che si va avanti (o si cerca di farlo), e poi si torna a ridere per l'arrivo di uno in frac.
    E grazie a Dio esistono anche i Deep Purple.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il povero direttore dell'orchestra del cons.
      ma io continuo a dirmi come si fa, lo sai che fino a fine giugno ci sono i saggi al pedrotti, ma porca miseria, i concerti nel giardino falli partire da luglio, miseriaccia. non abbiamo mai avuto un minimo di coordinamento in comune figurati adesso che all'amministrazione non gliene frega più niente. mapporca. io spero che domani il direttore del cons chiami in comune e levi il pelo a qualcuno, levi, che anche se io e il direttore del cons non è che ci si veda proprio di buon occhio per tutta una serie di motivi, ti giuro che se domani lo vedo che va giù a menare qualcuno io glieli tengo fermi.

      Elimina
  2. senza dubbio la tua serata batte la mia un miliardo a zero! Dev'essere stato meraviglioso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma bello, anche quando guanciabella si è addormentato in braccio alla cugina durante la pausa mozart. e indovina chi c'era a sentire? supersister col valterone... mitici!!! :-)
      ma perché, la tua serata non è andata bene? mi pareva di sì :P

      Elimina
  3. no no, è andata benissimo...siam tornate al mattino...abbiamo anche fatto il bagno al mare...poi, a casa che erano le otto, quasi, una doccia e un caffè con la suocera...poi ho dormito un'ora e ho acceso il telefono delle prenotazioni del coro...ma la tua serata aveva qualcosa di dolcissimanente poetico
    LaBalle

    RispondiElimina