mercoledì 28 dicembre 2011

L'important c'est la rose.

Noi filarmoniche, da due o tre anni, abbiamo questa cosa.

Non ricordo come sia cominciata. Mi pare, forse, in occasione di un concerto a Ravenna un primo dell'anno, o forse un trenta dicembre a Gubbio, non so.

"Dobbiamo avere qualcosa di rosso", disse una.
"Sì, sì, bello!" rispondemmo, appunto, in coro.

Poi una delle prime volte che cantammo con gli argentini una disse "Portiamo una rosa", e lì ci scatenammo: rose con le piume, rose grandi come gerbere, rose con le paillettese e la mia mitica, adorata rosa rossa a piccoli pois bianchi.

A questo punto, naturalmente, la cosa non andava più bene.

Troppa anarchia.

Si comprarono delle roselline rosse tutte uguali, dal diametro sobrio, sobriamente spruzzate di lustrini ma solo, sobriamente, lungo i bordi. Le roselline se ne stanno rintanate in un sacchetto azzurro che compare nel camerino delle donne prima dei concerti; ognuna di noi pesca la sua rosellina, se l'appunta in zona petto, spalla o capello, a seconda delle possibilità e delle inclinazioni naturali. A fine concerto la rosellina va riposta nell'apposito sacchetto azzurro.

L'anno scorso per un concerto di gala la rosa rossa parve troppo audace e ne furono comprate altre, bianche. Delle minuscole camelie in batteria. Niente tecnica del sacchettino, ognuna di noi prese la sua e versò il minuscolo corrispettivo in euro. Da quella volta, prima di ogni concerto ci viene comunicato se ci sarà una rosa, e se la rosa sarà rossa o bianca.

Domani per andare a cantare sui Sibillini dobbiamo portare quella bianca. Chi non verrà al concerto deve portare la rosa in sede per imprestarla alle coriste dell'altro coro con cui cantiamo.

Ma siamo sicuri che le altre coriste le vogliano, le rose?

Ma quelle che non vengono con noi domani perché devono lavorare o sono in montagna, come cavolo fanno a portare le rose in sede??

E soprattutto: io, dove c%*#o l'ho ficcata, la mia stramaledettissima rosa bianca???

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