dovrei rassegnarmi al fatto che sono una vecchia signora.
dovrei smetterla di infestare il coro e farmi minimo un anno di silenzio.
dovrei diventare una buona madre.
dovrei smetterla di chiacchierare.
dovrei smetterla di scrivere.
dovrei smetterla di dare consigli.
dovrei smetterla di dare fastidio.
e di sognare.
dovrei smetterla soprattutto con la musica.
la musica.
quella.
dovrei.
mercoledì 27 giugno 2012
lunedì 4 giugno 2012
il soldatino sul carso.
"dulce et decorum est pro patria mori"
questa mattina inizia pessima con i postumi del concerto, occhiali spessi, pioggia battente. cos'è che mi ha lasciato il capo sulla scrivania? "ministero della difesa - comitato per le onoranze ai caduti - si prega di fornire la localizzazione della tomba e copia integrale dell'atto di morte del soldato giovanni pezzichini deceduto in guerra il dieci di luglio dell'anno millenovecentoquindici...". ecco, c'è già passato il mostro_dell'archivio, e ci ha segnato sopra "NON TROVATO" e se non l'ha trovato lui... anche ai cimiteri non hanno trovato niente... comunque lo metto qui magari in un momento di calma ci butto un'occh
- ciao. ho un morto in parte prima con trasporto fuori comune. ti dispiace? mi parte alle nove.
- ok.
mi sento come se mi fosse passato sopra un camion, ho anche un po' di mal di gola, chissà se è stato brahms ieri sera o la pioggia stamattina o il vento ieri l'altro, mi verrà l'asma la bronchite la tisi, ma che hanno quelli delle pompe funebri? non si possono fare due giorni di festa di fila che s'ingolfano tutti qui a fare casin
- mi fai il permesso di seppellimento? e dieci certificati? e due estratti?
- ok.
che poi devo capire perché questa cosa della malinconia preventiva mi uccide, che la balle dice che è come dice vasco "ho fatto un patto sai con le mie emozioni le lascio vivere e loro non mi fanno fuori", ma io non sono mica tanto convinta, sarà quella screziatura malinconica di cui parla la gilessa o sarà che a quarant'anni sono rimasta la bambina viziata che er
- vorrei la copia integrale del mio atto di matrimonio, uso divorzio.
- ok.
che le cose mi mancano mentre ce le ho e mi sento inadeguata al mondo eccheppalle. ieri sera però è stato davvero bellissimo con la chiesa quasi piena piena e il maestro era così emozionato che ha sbagliato un attacco per la prima volta in vent'anni e la prof con la giacca verde che presentava le sezioni del deutsches requiem e noi tutti con una strizza che ci portava via e
- mamika, sai quello straniero che la moglie ci aveva chiesto di autorizzare l'espatrio della salma nel suo paese? beh, dal consolato è venuto fuori che al suo paese è sposato con un'altra. ho dovuto annullare il permesso di espatrio.
- ah... ok.
avevo un vestito bellissimo anche se vecchio come il cucco e anche se sembravo una lampadina dopo aver preso il sole due giorni in spiaggia all'ora di pranzo, però se rinasco voglio rinascere figa per provare una volta la sensazione di
- dovrei dichiarare la nascita di mio figlio.
- ok.
bene. adesso l'ultima mezz'ora a sportello chiuso andiamo a vedere un po' di questo soldatino. certo che mi scoccia rifare il lavoro di un collega, se non l'ha trovato lui che vive dentro l'archivio da trent'anni... ecco, infatti nei decennali dei decessi non c'è. neanche nelle delegazioni. dunque però, se è morto nel '15 dev'esserci arrivata la dichiarazione dal fronte e dovremmo averlo registrato in parte II C, quasi sicuramente non nel '15 ma dopo. andiamo a vedere nei registri. 1915... no, cominciamo dal '16. ecco, non c'è. proviamo il '17... niente... il '18... aspetta aspetta, però dalle nostre parti 'pezzichini' non è una forma consueta, la forma consueta è 'pizzichini'... oddio, eccolo qui... pizzichini giovanni... asp, fammi leggere "oggi quindici di marzo dell'anno millenovecentodiciotto io sottoscritto tizio caio ufficiale dello stato civile del comune di cignolandia avendo ricevuto in data... un avviso di morte... trascrivo quanto segue: addì dieci luglio dell'anno millenovecentoquindici... il fante pizzichini giovanni di anni ventitrè, morto sul carso ed ivi sepolto..." mioddio, l'ho trov
- capo! capooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!
- eh? che c'è?
- l'ho trovato! ho trovato il soldatino! il soldatino sul carso!
- ma và? e adesso chi lo dice al mostro_dell'archivio? io no sicuro.
- guarda, ho trovato anche l'atto di nascita, del milleottocentonovantadue, vedi? nel corpo dell'atto c'è scritto "pizzichini giovanni", ma guarda un po' come si firmava il padre...
- pezzichini.
- già, pizzichini, pezzichini. ecco perché non lo trovavamo.
- però tu l'hai trovato.
- già. era sul carso. con mio nonno secondo che però non era fante, era alpino. mio nonno è tornato a casa, lui no. senti, ti lascio tutto di là in archivio.
- ok.
- ok.
venerdì 1 giugno 2012
EMP 2012 on the rocks.
"sono agitatissima"
"non ce la faremo mai"
"di cosa stai parlando?"
"hai una caramella alla propoli? anzi, quattro o cinque"
"c***o, ho sbagliato 'sto passaggio. in fondo lo faccio solo da dieci anni, che vuoi che sia. c***o!"
"sono agitatissima"
"a me non me ne frega niente"
"tu fai finta, st****o, in realtà te la fai sotto alla grande come tutti noi"
"hai visto? ho ritardato un attacco di otto millisecondi e mi ha ringhiato. mi ha ringhiato!"
"questo invece s'è scordato di darlo lui. è un essere umano, finalmente"
"mi passi la matita?"
"mi passi la gomma?"
"hai della colla da sniffare?"
Johannes Brahms non pensava che un giorno avrebbe seminato un tale casino in un mucchio selvaggio di cinquanta coristi. Neanche Fauré, Orff, Puccini e Bacalov.
Stiamo per cominciare, e siamo parecchio, parecchio, parecchio su di giri.
"non ce la faremo mai"
"di cosa stai parlando?"
"hai una caramella alla propoli? anzi, quattro o cinque"
"c***o, ho sbagliato 'sto passaggio. in fondo lo faccio solo da dieci anni, che vuoi che sia. c***o!"
"sono agitatissima"
"a me non me ne frega niente"
"tu fai finta, st****o, in realtà te la fai sotto alla grande come tutti noi"
"hai visto? ho ritardato un attacco di otto millisecondi e mi ha ringhiato. mi ha ringhiato!"
"questo invece s'è scordato di darlo lui. è un essere umano, finalmente"
"mi passi la matita?"
"mi passi la gomma?"
"hai della colla da sniffare?"
Johannes Brahms non pensava che un giorno avrebbe seminato un tale casino in un mucchio selvaggio di cinquanta coristi. Neanche Fauré, Orff, Puccini e Bacalov.
Stiamo per cominciare, e siamo parecchio, parecchio, parecchio su di giri.
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