venerdì 19 aprile 2013

"The Resilience of Creativity in an Obstile Context" (abstract)

Ore 08.00.

Ampie aule fasciste della vecchia enorme scuola fascista ove hanno sede i dinamici Servizi Demografici di Cignocittà.

Mi avvio con aria professionale e impegnata verso l'anagrafe (ho in mano una pratica inutile e due mele da piazzare nell'armadietto delle merende della camera cafè).
Contemporaneamente collega V. si materializza dalla COpA (Centrale Operativa Anagrafica) con una pratica inutile in una mano e l'imprescindibile tazzina di caffè nell'altra.
Ci guatiamo e ghignamo: collega V. indossa una camicia rosa degna di un episodio cult di "Modern family", io ho un paio di fuseaux con una collezione di variopinte rose Barni su fondo nero.
- Guarda, siamo coordinati! - faccio io, roteando il sacchetto delle mele.
- Siamo fighissimi! e non hai visto il calzino... -  fa collega V., appoggiandosi a me con la mano che regge il caffè e mostrando la caviglia fasciata in un calzettone a coste mauve.

In quel momento, spunta il Dirigente.

2 commenti:

  1. comunque, ricordati i venti euri! :P

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    1. oggi asseriva ne mancassero 50, ma era collega A. che aveva fatto male i conti (di 3, nn se ne fa 1)

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